Oracle e OpenAi, l’accordo

Oracle, azienda americana specializzata in servizi cloud, ha chiuso un accordo storico con OpenAI, la società che ha creato ChatGPT e opera nel settore dell’intelligenza artificiale.

Accordo importante tra Oracle e OpenAi

Due colossi che trovano il modo di collaborare e che promettono di fare scintille. L’accordo nello specifico prevede che Oracle affitti ad OpenAI 4,5 gigawatt di potenza elettrica per i data center. Parliamo di strutture progettate per allenare i modelli di IA sfruttando migliaia di computer. Questo ovviamente è un semplificare estremo della loro natura.

Il valore dell’affitto è stimato in circa 30 miliardi di dollari all’anno. Una cifra incredibile. Ma riflettendoci in modo adeguato solo Oracle potrebbe essere in grado di supportare una simile potenza. Soprattutto se pensiamo alla potenza di calcolo di cui necessita OpenAI. Questa operazione è parte di un progetto più ampio chiamato Stargate. Ovvero una joint venture tra OpenAI, Oracle, SoftBank e altri partner con lo scopo di dar vita a numerosi data center negli Stati Uniti per soddisfare la crescente domanda di infrastruttura per l’intelligenza artificiale.

Quello tra Oracle e il suo partner è uno dei contratti più vasti e rilevanti in merito al settore del cloud computing per l’IA. Caratterizzato da una necessità di energia davvero molto vasta. Per Oracle senza dubbio si tratta di un importante passo avanti per via della maggiore rilevanza nel mercato dell’intelligenza artificiale e i maggiori ricavi.

Piccola nota di colore: con l’accordo la ricchezza personale di Larry Ellison, cofondatore di Oracle, è aumentata moltissimo portando l’uomo a superare Elon Musk come persona più ricca del mondo per qualche ora. Grazie a una fortuna stimata attorno ai 393 miliardi di dollari.

L’economia sta cambiando

La Borsa ha ovviamente reagito in modo positivo all’accordo, dato l’entusiasmo degli investitori. Portando discreti benefici a Oracle.

Cosa impariamo da tutto questo? Prima di tutto che le classifiche di ricchezza sono volatili tanto quanto le criptovalute. Basta pensare che l’apice di quella che abbiamo citato nello specifico è stata in grado di cambiare per qualche ora solamente. E solo grazie al comportamento della Borsa statunitense.

Abbiamo avuto poi l’ennesima conferma di come la volatilità, parlando del mercato azionario, abbia vita facile all’interno del mercato informatico. Dove accordi e sentiment fanno il cattivo e brutto tempo continuamente.

OpenAI e Oracle hanno dimostrato con il loro accordo quanto l’intelligenza artificiale stia diventando centrale anche nell’economia. E di quanto serva per farla funzionare sia per quel che concerne le infrastrutture sia per quel che riguarda gli investimenti.

DI soldi ne girano molti. E la ragione consta nel fatto che si tratta di un settore che non si basa solo su programmazione e algoritmi.

 

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