Carrefour pronta a lasciare l’Italia? È questa la domanda che diversi analisti si stanno ponendo, soprattutto da quando la società francese ha inserito la Penisola tra i mercati non strategici.
Le intenzioni di Carrefour
Va sottolineato che l’ipotesi di una possibile vendita dei supermercati Carrefour circola da tempo. Il fatto che l’Italia sia scesa al quinto posto per ricavi all’interno della rete di grande distribuzione francese non ha di certo aiutato. Alcune indiscrezioni di stampa, nello specifico quelle riportate dal Corriere, raccontano che Carrefour avrebbe incaricato Rothschild di analizzare la questione. Tradotto in poche parole: avrebbe chiesto di sondare il terreno per capire se esista un potenziale acquirente per i suoi 1.200 punti vendita italiani.
Di questi, 980 sono in franchising. Il totale dei dipendenti italiani di Carrefour ammonta a 18.000 unità, tra diretti e indiretti. Sono molte le voci che si rincorrono. E alcune indicano che la ricerca da parte della consulente sia già a buon punto, con manifestazioni di interesse sia dall’Italia che dall’estero.
È importante ribadirlo: non è la prima volta che si parla di un potenziale abbandono dell’Italia da parte di Carrefour. Il fatto che sia stato dato mandato, se confermato trasformerebbe le voci in realtà. L’azienda non ha commentato, ma l’intenzione sarebbe quella di una cessione in blocco di tutti i punti vendita a un solo operatore.
Le soluzioni possibili
Gli analisti sospettano che si tratti di un soggetto non ancora presente in Italia. Il nome più citato nel settore è quello degli spagnoli di Mercadona, nonostante la complessità dell’operazione e la quantità di negozi coinvolti. Data la potenziale difficoltà per gli spagnoli di acquistare in blocco l’intera rete italiana di Carrefour, si parla anche di una possibile vendita a pezzi. Con la suddivisione e la cessione dei negozi per tipologia o per area geografica.
Una soluzione plausibile, data la presenza in Italia di Carrefour attraverso ipermercati, negozi di prossimità e supermercati. In tal caso, l’operazione di vendita risulterebbe più complessa, ma potrebbe attirare un numero maggiore di acquirenti. Secondo gli esperti, potrebbero farsi avanti anche nomi come Esselunga, Conad, Selex, Aldi e Lidl.
A rafforzare l’ipotesi che i rumors siano fondati c’è l’annuncio, da parte di Carrefour, dell’intenzione di riorganizzare la propria sede centrale di Milano: Come, con 175 esuberi già annunciati. Alla base di questi cambiamenti e della potenziale vendita vi sarebbe il calo dei ricavi registrato sul territorio italiano nel 2024.
Una vendita al miglior offerente potrebbe certamente salvare più posti di lavoro rispetto a una riorganizzazione interna: Specie se l’Italia non verrà più considerata un’area strategica per il gruppo.