Federal Reserve e BCE rialzano i tassi

La Federal Reserve alza ancora i tassi nonostante abbia registrato un tasso di inflazione pari al 3%. Un dato vicino al valore del 2% inseguito da tutte le banche centrali mondiali. E lo stesso ha fatto la BCE.

La Federal Reserve continua con la sua politica

Con questo ulteriore rialzo si sono raggiunti gli 11 interventi in 12 riunioni del Comitato monetario della Fed. E avendo raggiunto un valore compreso tra il 5,25% e il 5,5% del costo del denaro, la Federal Reserve potrebbe optare per una pausa più lunga dai rialzi.

Va sottolineato anche se ormai è chiaro a tutti: tanto la Federal Reserve quanto la BCE sono impegnate in una politica monetaria severa di questa tipologia per contrastare l’inflazione. Allo stesso tempo però bisogna notare che si è arrivati a portare i tassi di interesse, negli Stati Uniti, oltre il 5%. Qualcosa che non si vedeva accadere da circa 22 anni.

Pur essendo l’inflazione americana attualmente intorno al 3%, la banca centrale statunitense non esclude che nei prossimi mesi i tassi possano salire ancora. Come ha spiegato il governatore della Fed Jerome Powell, la Federal Reserve è attualmente impegnata nel riportare l’inflazione al valore obiettivo del 2%. Per riuscire in questo scopo bisogna raggiungere una stabilità dei prezzi salda capace di sostenere il funzionamento dell’economia e il mercato del lavoro.

Come già dichiarato in passato la Federal Reserve, spiega Jerome Powell, per quel che concerne futuri rialzi dei tassi di interesse si baserà sui dati che man mano si avvicenderanno.

Il presidente della Fed non nasconde che il percorso per riportare l’inflazione al 2% è considerato ancora lungo. E che per vedere i risultati dell’innalzamento dei tassi ci vorrà del tempo. Ha confermato ancora una volta che le decisioni verranno prese dal Comitato riunione per riunione.

Anche la BCE rialza i tassi

Questo perché al momento, nonostante l’abbassamento dell’inflazione, il dato è relativo al solo mese di giugno. Fattore non sufficiente per portare alla fine di questo periodo di politica monetaria restrittiva. Dalle parole di Jerome Powell si capisce che con molta probabilità non sono previste riduzioni dei tassi.

Come già sottolineato si potrà prendere in considerazione uno stop ai rialzi. Per quel che concerne i tassi anche la BCE, come ci si aspettava, ha puntato su un rialzo. In questo caso di un quarto di punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,25%, quello sui prestiti marginali al 4,50% e quello sui depositi al 3,75%.

Anche in questo caso si tratta di decisioni prese per portare l’inflazione a scendere. Anche in Europa le previsioni parlano infatti di un’inflazione che continuerà a rimanere alta per troppo tempo. Christine Lagarde ha sottolineato che per ciò che riguarda la riunione di settembre potrebbe esserci un nuovo rialzo o uno stop momentaneo. Ma non un taglio.

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