Stellantis, Tavares: costi alti in Italia

Stellantis compie un anno di vita e nell’approcciarsi a rendere noto il suo piano industriale il prossimo marzo si fa scappare, attraverso l’amministratore delegato Carlo Tavares, che in Italia è meno dispendioso produrre ibridi piuttosto che auto completamente elettriche.

Costi produzione auto elettriche alti in Italia

Una scelta imposta dal mercato e dai consumatori ma anche dal costo di produzione, che permane alto nonostante il costo del lavoro in Italia sia più basso che nel resto d’Europa. Per Stellantis, valutare in maniera attenta il da farsi per ciò che concerne il nostro paese e i suoi stabilimenti è importante. Sono molte le voci chiamate in causa e nel corso di una intervista con il Corriere della Sera Tavares si è aperto e ha commentato, seppure brevemente proprio questo “lodo”:

Se applichiamo all’Italia le buone pratiche che esistono nel nostro gruppo, l’Italia stessa avrà un buon potenziale. Un problema particolare che la riguarda è il prezzo fuori misura dell’energia. Ci vuole tempo, ne riparleremo a fine 2022. Qualsiasi approccio brutale sarebbe stato inopportuno, bisogna prima analizzare e capire.

Una posizione netta ma non chiara che ha portato i sindacati in questi giorni a chiedere delucidazioni sia al gruppo italofrancese che al Governo. Come sempre uno dei fulcri di discussione, per quel che riguarda il futuro riguarda le auto elettriche: Tavares, che negli scorsi mesi ha assicurato che l’azienda avrebbe dato ampio spazio alla produzione di questo tipo di vetture ha però sottolineato come i tempi non siano stati decisi per quel che concerne la transizione energetica dal settore automotive ma da quello politico.

Piano industriale atteso anche per Lancia

Quel che è certo è che pur avendo solo un anno di età, Stellantis, soprattutto per quel che concerne la tecnologia applicata all’automobile, ha idee molto chiare dato che ha già annunciato ben due piani per le sue piattaforme unitarie STLA ed è pronta a investire oltre 30 miliardi di euro entro il 2025 per effettuare la sua trasformazione all’interno dei suoi brand.

È inoltre alto l’interesse per quello che il piano industriale racconterà in merito alla rinascita di Lancia, un marchio che Sergio Marchionne considerava praticamente morto e che in questo caso potrebbe ripartire davvero con il botto. Le aspettative sono alte, anche grazie al fatto che Stellantis si sia posta nel mercato sì come azienda automobilistica, ma anche una che è al lavoro per comporre le componenti necessarie a dar vita a mobilità sostenibile.

E questo è possibile vederlo a partire dalle partnership tipo quella con Amazon, che punta direttamente anche alla formazione di forza lavoro specializzata, fino ad arrivare a quelle legate alla produzione di batterie durevoli e non inquinanti.

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