Il nuovo Contributo Unificato Tributario

 Nel corso del 2017 ci sono stati interessanti cambiamenti in materia tributaria ed il nuovo Contributo Unificato Tributario (CUT) è una di queste.

Per chi non lo conoscesse si tratta del Contributo Unificato nel Contenzioso Tributario     .

Coloro che vogliono proporre ricorso contro un atto emesso da un Ufficio Pubblico,come ad esempio una cartella di pagamento, deve versare obbligatoriamente una somma denaro per poter procedere: tale somma di denaro è il Contributo Unificato Tributario.

Il CUT viene calcolato in base al valore della lite e deve essere dichiarato negli atti del procedimento.

Esistono oggi sul mercato software dedicati alla gestione del contenzioso fiscale che calcolano in automatico il CUT e compilano la relativa Nota di Iscrizione al Ruolo con tutti i dati necessari, semplificando il lavoro del professionista.

Grazie a questi strumenti calcolo, gestione e preparazione dei documenti non rappresentano più un problema come in passato. Resta solamente da pagare il contributo unificato e la novità del 2017 riguarda proprio questo aspetto.

Il Contributo Unificato Tributario: come si paga?

Normalmente ci sono 3 diverse modalità di pagamento ammesse nel Contenzioso Tributario      e sono le seguenti:

  • modello F23
  • Contrassegno recante la dicitura “Contributo Unificato Tributario”
  • conto corrente postale n° 1010376927, intestato a “Tesoreria di Viterbo – Contributo Processo Tributario 37 D.L. 98/2011

Sul sito della Giustizia Tributaria è possibile trovare una spiegazione semplice su come versare il Contributo Unificato Tributario.

Con l’art 1 del DM 10 marzo 2017, è stata data possibilità di versare il CUT anche tramite il sistema di PagoPA.

PagoPA è un portale telematico messo a disposizione dalla Pubblica Amministrazione per tutti i Cittadini che, tramite questo canale, possono effettuare pagamenti in maniera veloce e sicura. Sul portale è ben spiegata la procedura prevista proprio per il CUT.

Questa nuova modalità di pagamento, ad oggi, è entrata in vigore solamente per:

  • Regione Toscana dal 15 marzo 2017;
  • Regione Lazio dal 15 aprile 2017

In tutte le altre regioni bisognerà attendere il provvedimento di entrata in vigore.

In ogni caso è chiaro che nei prossimi mesi si opterà sempre più per la dematerializzazione, il telematico e le procedure informatizzate. La PA sta segnando una strada ben precisa ed i professionisti non potranno far altro che prenderne atto ed adeguarsi, dotandosi di strumenti sempre più tecnologici, software gestionali e archivi cloud per tenere il passo con la digitalizzazione.

 

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