OCSE: l’economia italiana è sempre ferma

I nuovi dati Ocse di febbraio sono impietosi per quel che riguarda i dati italiani. Il nostro paese è ultimo, tra i grandi paesi europei, per crescita economica. L’Europa, nel suo complesso, non va bene, e anche la Germania non va bene. Nel complesso, gli ordini industriali nell’Unione Europea, sono diminuiti del 7,4% rispetto al mese precedente, mentre a dicembre, in chiusura del 2016, spinti dai consumi natalizi, erano cresciuti del 5,2%. L’Italia va male, con una previsione di crescita del Pil del solo 1%, e un’inflazione del 1%. Per Eurostat, il Pil del quarto trimestre nell’Unione Europea è +0,4% quest’anno. Per quel che riguarda i mercati, tutto è calmo, e l’attesa è per le due riunioni della Federal Reserve, il 14 e 15 marzo, in cui si deciderà sul rialzo dei tassi del dollaro. La Bce si riunirà invece questo giovedì, per confermare il programma di liquidità intrapreso da Draghi nell’ultimo anno. La Yellen ha confermato più volte che la crescita economica degli Stati Uniti sarà in grado di sostenere il rialzo dei tassi, e quindi la decisione sembra inevitabile. Intanto lo spread tra titoli italiani e tedeschi, cresce poco sopra i 180 punti, con i rendimenti italiani sui bond a 10 anni di 2,15%. L’euro resta sempre stabile.

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