Ocse, stime di crescita globale al ribasso

Per quest’anno, il pronostico di espansione globale scende a +2,9% dal +3% prospettato nel rapporto intermedio di settembre e dal +3,1% indicato nell’outlook di giugno dall’Ocse.

Per il 2016, le attese scendono a +3,3% dal +3,6% stimato due mesi fa e dal +3,8% di giugno. Per il 2017 le prime indicazioni sono di una crescita globale del 3,6%. In questo rallentamento rientra anche l’Eurozona, per la quale si prevede un aumento del Pil dell’1,8% nel 2016 (da +2,1% indicato a giugno, rivisto a settembre a +1,9%) e dell’1,9% nel 2017, dopo +1,5% nel 2015 (da +1,6% stimato a settembre e +1,4% nell’outlook primaverile).

L’Ocse stima l’intescambio mondiale in progresso solo del 2% quest’anno, la metà del 3,9% prospettato a giugno e del 3,6% nel 2016 (contro il 5,3%), con una ripresa a +4,8% solo nel 2017. “Il commercio mondiale è un’importante ‘spia’ dell’andamento dell’output globale. I tassi di crescita dell’interscambio osservati finora nel 2015, nel passato sono stati associati a una recessione globale”, scrive nell’editoriale dell’outlook la capo-economista, Catherine Mann. A differenza che nel 2012-13, quando la debolezza dell’interscambio veniva dai Paesi avanzati, ora il problema sta nei paesi emergenti. Proprio questa debolezza, secondo alcuni osservatori non potrà non contagiare l’Italia e le sue esportazioni: uno dei motivi della maggior cautela rispetto al governo sul Pil del 2016.

Tra i vari punti toccati dall’Ocse, anche lo scenario sui principali tassi d’interesse che stanno tenendo col fiato sorpreso i mercati. Per Parigi, il tasso di riferimento della Bce resterà fermo allo 0,05% fino al secondo trimestre del 2017, per essere alzato di 0,25% entro la fine del 2017. Per gli Usa, invece, i tassi sono attesi in graduale aumento tra il dicembre 2015 e il dicembre 2017 dall’attuale livello dello 0,25% al 2%.

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