Elezioni politiche, le dieci proposte dell’Adiconsum

 Non manca molto alle prossime, determinanti, elezioni politiche: i prossimi 24 e 25 febbraio, infatti, si deciderà chi ci governerà nella prossima legislatura e vi sono diverse materie che stanno caratterizzando la campagna elettorale dei vari partiti. C’è un’associazione dei consumatori che si è fatta avanti e ha deciso di rendere pubbliche le sue dieci proposte, dieci iniziative che vengono auspicate per quel che riguarda le discussioni e i dibattiti dei prossimi giorni. Si tratta dell’Adiconsum, l’Associazione Difesa Consumatori e Ambiente che è promossa dalla Cisl. Andiamo per ordine. Le prime tre misure riguardano il Fisco.

Anzitutto, si parte con l’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche), i cui scaglioni più bassi andrebbero abbattuti, in modo da puntare alla ripresa dei consumi e a quella economica. In secondo luogo, questo decalogo contiene anche una intensificazione decisa della lotta all’evasione e all’elusione fiscale, magari revisionando in modo opportuno il celebre redditometro. L’equità per tutti è il traguardo da raggiungere in questo caso. Si procede poi con l’Imu (Imposta Municipale Unica), visto che l’Adiconsum spera venga abolita quella sulla prima casa. Il quarto punto ha a che fare con il Titolo V della Costituzione (Regioni, Province e Comuni), la cui revisione dovrà essere utile per rimediare ai danni provocati ad alcuni settori, in primis il turismo e i trasporti.

Per quel che riguarda la politica e l’amministrazione pubblica, inoltre, è auspicabile una riduzione dei parlamentari, degli amministratori comunali e delle Province stesse. Sul fronte dei servizi, invece, bisognerebbe interrompere la politica delle società municipalizzate. La lista prevede anche la costituzione di fondi nazionali mutualistici di solidarietà tra le associazioni di imprenditori e quelle di carattere sociale. I consumatori dovrebbero beneficiare della revisione delle class action e di una tutela maggiore in tutti i campi, senza dimenticare le necessarie liberalizzazioni degli ordini professionali. Infine, l’ultimo riferimento va alle infrastrutture, fondamentali per modernizzare il paese.

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