Questa crisi economica che non sembra avere mai fine ha rivoluzionato molte abitudini delle famiglie italiane: come ha rilevato in maniera opportuna la Coldiretti in un suo sondaggio condotto sul web, perfino i fine settimana come quello che è cominciato oggi sono cambiati, tanto è vero che più di un terzo degli italiani (circa il 34% per la precisione) si è visto costretto a rinunciare allo shopping tradizionale del sabato o della domenica, una rinuncia che viene definita addirittura come “dolorosa”. Un altro dato molto interessante in questo senso è quello che si riferisce ai consumi alimentari.
In effetti, il 21% degli italiani (oltre un quinto quindi) non è più in grado di andare a pranzo o a cena fuori casa, senza dimenticare che il 16% del campione a cui si sta facendo riferimento ha eliminato dalle sue abitudini le gite e i viaggi fuori porta. Vi sono, poi, altre percentuali di minore entità ma sempre significative dal punto di vista sociale ed economico: ad esempio, il 12% ha dovuto rinunciare all’invito a tavola a casa per avere maggior tempo libero da trascorrere con i parenti e gli amici, diversamente dalla partita di calcio, una passione a cui gli italiani non sono proprio disposti a rinunciare (solamente il 2% l’ha fatto).
L’associazione agricola ha commentato in maniera inequivocabile tutte queste stime: a suo dire, infatti, il tempo libero viene impiegato in maniera differente rispetto al passato e si preferisce navigare sul web piuttosto che affidarsi ad altre cose (secondo il Censis, è proprio nei week-end che i contatti online si intensificano nel nostro paese). C’è comunque da sottolineare, infine, che il minore shopping e le altre rinunce sono compensate da moltissime ricerche telematiche per confrontare le tariffe, la qualità alimentare e altre attività simili, con un picco di quindici milioni di persone che si affidano a soluzioni del genere.