Poste Italiane lancia una piattaforma per il trading online

 Il trading online diventa una prerogativa anche del gruppo Poste Italiane: in effetti, la celebre spa ha deciso di lanciare la sua piattaforma relativa al BancoPosta, uno strumento che potrebbe risultare molto utile nei confronti dei consumatori. I vantaggi in questione consistono soprattutto nella comodità di utilizzo della piattaforma stessa, visto che è sufficiente qualche click per gestire il tutto, accedendo all’area BancoPosta che si trova proprio sul sito web delle Poste (l’alternativa elettronica è quella del portale Bancopostaclick.it). In questa maniera è possibile scegliere tra un’ampia gamma di prodotti, vale a dire più di diecimila strumenti, sia nazionali che di altri paesi: gli esempi più interessanti sono quelli dei titoli azionari, titoli obbligazionari, i titoli di Stato, gli Exchange Traded Fund (meglio noti con l’acronimo Etf), i certificati di investimento e i covered warrant.

Che offerta viene messa a disposizione dei clienti? Le adesioni ai vari collocamenti avverranno direttamente online, con la possibilità molto interessante di partecipare alle aste dei titoli di Stato, senza dimenticare i collocamenti che vengono posti in essere sul Mercato Telematico Obbligazionario (Mot) da parte del Tesoro. Il servizio risulta essere molto utile anche per quel che concerne le informazioni sulle quotazioni, con gli aggiornamenti che sono continui e completi, oltre che molto semplici da capire.

Proprio per questo motivo, possono essere soddisfatte in modo adeguato le esigenze più diverse, dalla clientela più evoluta fino a quella tradizionale. In aggiunta, vi sono anche dei commenti di analisi tecnica e addirittura dei consigli da parte di analisti finanziari piuttosto esperti. I video quotidiani sugli andamenti dei mercati completano il servizio. Le commissioni a cui bisogna fare riferimento vanno da un minimo di tre a un massimo di diciotto euro: se poi si vogliono avere dei vantaggi ancora migliori, è necessario attivare il profilo avanzato, il quale prevede il pagamento di un canone di appena due euro al mese.

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