Ferrero, il bilancio civilistico si chiude in positivo

 Il Natale è sempre più vicino e di questi tempi non è raro pensare al cibo e alle tavole da imbandire: dunque, il discorso relativo ai profitti della Ferrero casca praticamente a fagiolo, visto che l’azienda piemontese ha comunicato i dati di chiusura del proprio bilancio civilistico (si tratta del documento che viene chiuso alla data del 31 agosto). Nel dettaglio, il colosso alimentare di Alba è riuscito a far registrare un fatturato pari a ben 2,5 miliardi di euro, con un incremento importante di ben sette punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato deve essere senz’altro sottolineato, dato che è stato conseguito a fronte delle difficoltà economiche e finanziarie di questi ultimi tempi.

Una performance così positiva è stata resa possibile grazie, in primis, ai tipici prodotti che beneficiano di questo marchio, come ad esempio la Nutella, le merendine Kinder e i vari snack sempre molto di moda, i quali hanno sostenuto il volume di affari in questione, permettendo di ottenere degli aumenti che sono stati compresi tra il 3,4 e l’8,3%. Un’altra stima interessante è senza dubbio quella dell’utile netto. In questo caso, infatti, l’importo complessivo è stato pari a 110,7 milioni di euro, in calo rispetto all’esercizio precedente (144,3 milioni per la precisione); il ribasso appena menzionato non è altro che la conseguenza più immediata degli accantonamenti fiscali che si sono resi necessari per definire alcune valutazioni di periodi di imposta antecedenti quello in esame.

In aggiunta, va rimarcato come la liquidità generata sia stata di 191,4 milioni di euro, con il gruppo che ha focalizzato la propria attenzione sull’innovazione e sullo sviluppo; in particolare, gli investimenti totali dal punto di vista produttivo hanno superato i 105 milioni. Il cda per l’esercizio 2011-2012 sarà presieduto da Francesco Paolo Fulci, con Gino Lugli in qualità di amministratore delegato e una composizione dei consiglieri che prevede anche la presenza dell’avvocato Franzo Grande Stevens.

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