Oggi sarà una giornata di quelle che verranno ricordate a lungo in ambito economico europeo: Mario Draghi dovrebbe prendere la parola oggi per spiegare come la BCE intenda gestire la graduale uscita dal quantitative esasing.

Oggi sarà una giornata di quelle che verranno ricordate a lungo in ambito economico europeo: Mario Draghi dovrebbe prendere la parola oggi per spiegare come la BCE intenda gestire la graduale uscita dal quantitative esasing.

La ripresa economica in Europa è presente e continua ed il quantitative easing ha funzionato molto bene. Queste le parole di Mario Draghi presso il meeting di Jackson Hole con i suoi pari provenienti da tutto il globo. Ma chi si aspettava indicazioni diversa da quelle passate è rimasto molto deluso.

Mario Draghi l’aveva detto che non erano ancora maturi i tempi per cambiamenti sostanziali nella politica economica dell’Eurozona: non stupisce quindi che la svolta monetaria della BCE sia stata rinviata a settembre con tanto di revisione di stime.

Sebbene la ripresa si stia facendo più forte sospinta dalla domanda interna, secondo Mario Draghi e la BCE non è ancora tempo di eliminare il supporto da parte dell’istituto centrale e quindi gli stimoli monetari sono da ritenere ancora necessari in Europa.

BCE e tassi, influenza dalla politica (anche economica) italiana? Vi sono alcuni esperti che vedono una correlazione tra l’attesa di Mario Draghi e della Banca Centrale Europea in merito ad un rialzo dei tassi e gli equilibri politici degli stati membri, tra i quali figura anche l’Italia.

Giornata di sofferenza per i mercati europei, che venivano da una vigilia di ribassi a seguito delle strategie della Banca centrale europea della scorsa settimana. Strategie che avevano agevolato il consolidamento del recupero andato in scena nelle ultime ottave.

L’euro compie passi in avanti, in attesa dell’esito della riunione della Bce, da cui ci si attende un ulteriore allentamento della politica monetaria. La moneta europea si muove in calo sotto quota 1,06 contro il dollaro.
Si intravedono i primi risultati della lotta alla deflazione condotta a spron battuto dalla Banca centrale europea. Far tornare l’inflazione è uno dei primi obiettivi dell’Eurotower, di concerto con il Quantitative Easing.
La Banca centrale europea, fresca di Quantitative Easing e manovre atte a risollevare l’economia europea, prova in tutti i modi a cercare misure e accorgimenti necessari a una stabilizzazione del mercato.
Ancora una volta Mario Draghi dovrà vedersela con Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank, in relazione al quantitative easing.