Sono saltate le trattative tra Assicurazioni Generali e BPCE, banca francese che controlla Natixis Investment Managers, per creare una grande alleanza nell’asset management. Cosa è successo?

Cosa è successo tra Generali e Natixis
Dopo mesi di colloqui e consultazioni, le due realtà hanno deciso di interrompere il percorso comune, affermando congiuntamente che “non sussistono le condizioni” per giungere a un accordo definitivo e mettere in piedi la joint venture originariamente prevista all’inizio del 2025.
L’idea principale alla base del progetto di Generali, annunciato con grande risalto lo scorso gennaio era quella di combinare le attività di gestione del risparmio di Generali e Natixis. La ragione? Dar vita a un gruppo in grado di competere ai massimi livelli nel mercato europeo e mondiale dell’asset management. Secondo i piani iniziali, la società risultante avrebbe gestito circa 1.900 miliardi di euro di masse, posizionandosi tra i principali operatori a livello globale e con una leadership netta in Europa.
Con il passare dei mesi, però, la trattativa ha incontrato ostacoli sempre più evidenti. Le consultazioni previste con gli stakeholder di entrambe le parti, indispensabili per definire ogni aspetto della governance e dell’assetto societario, non hanno portato a un’intesa sufficientemente solida da consentire la firma di un accordo definitivo.
Le società coinvolte hanno ribadito che, pur riconoscendo il valore industriale e strategico di una possibile partnership, le condizioni normative, di governance e di gestione non erano adeguate per continuare il progetto.
Opposizione di tipo politico?

A influenzare negativamente l’operazione è stato anche un clima di opposizione politica e finanziaria in Italia. In particolare, alcune istituzioni e grandi azionisti di Generali avevano espresso preoccupazioni legate alla perdita di controllo nazionale su una parte significativa delle attività finanziarie italiane. E sull’esposizione ai vincoli normativi relativi al “golden power”, lo strumento che permette allo Stato di intervenire su operazioni considerate strategiche.
Nei mesi scorsi, tra l’altro, le parti avevano modificato alcuni elementi dell’accordo originario, come la cancellazione di penali in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo. Un segnale che già in autunno si percepivano difficoltà crescenti nella definizione di un’intesa definitiva.
Abbandonando il progetto ovviamente Generali e Natixis tornano ognuna alle proprie strategie indipendenti. Per Generali, la conclusione delle trattative non avrà impatti significativi sui piani strategici già definiti nel quadro del suo piano “Lifetime Partner27: Driving Excellence”, il quale non subirà modifiche.
Insomma dopo mesi nei quali si pensava di poter dar vita a una unione solida si torna ai blocchi di partenza. Dando modo a entrambi gli interlocutori di muoversi secondo le proprie esigenze.