Federconsumatori critica l’intervento di Vegas a Piazza Affari

 La giornata finanziaria di oggi non poteva che essere dominata dalla relazione di Giuseppe Vegas, presidente della Consob, a Piazza Affari: ma l’intervento del numero uno della Commissione Nazionale di Società e Borsa non è affatto piaciuto alla Federconsumatori, il quale lo ha bollato senza mezzi termini come poco efficace e completamente al di fuori dalla realtà. La critica deriva soprattutto dal fatto che le parole usate da Vegas avrebbero dovuto fare riferimento ai reali effetti che la crisi finanziaria sta portando all’estremo, oltre al destino che attende il sistema economico, sia quello del nostro paese che quello del continente europeo. Come ha spiegato Rosario Trefiletti, numero uno della celebre associazione dei consumatori, il ragionamento in questione può anche essere considerato corretto e giusto dal punto di vista formale, ma il polso dell’economia nazionale appare fon troppo debole, quindi bisogna anzitutto comprendere quale sia il ruolo svolto dalla Consob nel nostro paese, la cui vigilanza è stata spesso oggetto di polemiche.

Nel dettaglio, Trefiletti non ha affatto digerito il fatto che si ritengano le piccole e medie imprese come l’elemento essenziale per uscire da questa congiuntura economica negativa, ma in realtà sono anche coloro che non riescono a sopravvivere da diverso tempo a questa parte, a causa della poca liquidità a disposizione, della competitività internazionale praticamente pari a zero e dell’assenza di ordinativi. Il fenomeno del credit crunch, inoltre, è ben conosciuto e andrebbe affrontato con maggiore coraggio.

Quotare tali società potrebbe ritornare utile in futuro, ma per il momento i casi che si possono definire dei veri e propri successi sono quantomeno delle eccezioni. La stessa Federconsumatori ha poi suggerito di utilizzare maggiore severità nelle sanzioni relative agli illeciti penali; infine, occorrerebbe sfruttare con più convinzione il potente strumento di vigilanza preventiva, altrimenti si rischia solamente di piangere sul latte versato, rendendo meno improbabili gli scenari economici.

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