Mps su Mediobanca? È stata fissata la soglia minima di adesioni per l’offerta. E com’è possibile leggere dal titolo, è stata fissata al 35%.
Fissata la soglia minima di partecipazione
Tutto ciò, in merito all’Ops di Mps su Mediobanca, consente di fare qualche valutazione ulteriore. Senza dubbio rispetto a quelle partorite finora. Nel prospetto dell’aumento di capitale pubblicato dalla banca senese si legge che l’efficacia dell’offerta pubblica di scambio su piazza Cuccia è subordinata a una partecipazione rappresentativa di almeno il 35% dei diritti di voto esercitabili in assemblea.
Per molti può essere un tecnicismo. In generale, dà un’idea di come possa evolversi la situazione. Mps, infatti, ritiene che, per via della conformazione dell’azionariato, soprattutto in relazione alle percentuali di partecipazioni di solito registrate all’assemblea ordinaria di Mediobanca, l’acquisto di una partecipazione compresa tra il 35% e il 50% del capitale possa essere sufficiente. Per cosa?Per esercitare un controllo di fatto all’interno di Mediobanca, incidendo sulle indicazioni generali di gestione.
All’interno del documento legato all’aumento di capitale di Mps si sottolinea come la soglia del 35% non sia rinunciabile. E di come la banca si riservi la possibilità di rafforzare la sua posizione di controllo. Ovviamente nel rispetto della normativa applicabile e secondo le tempistiche e le modalità concesse dal mercato.
Al netto delle esplicitazioni della soglia minima di adesione, il testo di Mps in pratica mette nero su bianco ciò di cui fino a ora si era praticamente solo parlato. All’interno del prospetto sono stati elencati gli obiettivi strategici dell’offerta, nonché quali potrebbero essere i vantaggi legati alla complementarità dei modelli di business dei due istituti di credito.
Ottimismo da parte di Mps
È stato inoltre sottolineato come anche le sinergie di funding e di costo, l’ampliamento dei ricavi insieme a tutto il resto, potranno essere realizzate non solo attraverso l’acquisizione del controllo di fatto del capitale ma anche con altri scenari, ovviamente tenendo conto di qualche cambiamento e in ritardo.
A proposito delle tempistiche. Mps pensa che gli obiettivi strategici dell’offerta e le sinergie necessarie saranno realizzabili senza dubbio entro i 12-18 mesi dal completamento dell’offerta, anche in caso di raggiungimento di circa il 50% delle sinergie previste nei tre anni post perfezionamento dell’offerta.
Senza dubbio la banca senese sa cosa vuole e ha idee molto chiare su come ottenerlo. Nonostante la generale contrarietà di Mediobanca, è evidente che se dovesse raggiungere la soglia minima, la scalata sarebbe conclusa positivamente.
Dopodiché non resterebbe altro che vedere come Mediobanca intende muoversi su Banca Generali a settembre. E quali saranno le eventuali ricadute a livello occupazionale.