Smartika.it e il social lending in Italia

 Il termine social lending si sta affermando anche nel nostro paese: in pratica, si tratta di una nuova forma di prestito che si basa su una comunità ben sviluppata, in cui coloro che richiedono il prestito e i prestatori possono interagire senza che vi sia bisogno di intermediari. I vantaggi sono presto detti, vale a dire tassi inferiori per chi ottiene il prestito e più alti per chi presta le somme di denaro. La nascita del fenomeno è collocabile nel 2005, grazie al portale Zopa.com, un vero e proprio modello di riferimento.

In Italia tutto questo viene reso possibile da Smartika, la quale assicura un social lending regolare e ben vigilato dalla Banca d’Italia. Il funzionamento di Smartika.it prevede un iscrizione, la scelta di un nickname e di una password: l’iscrizione a questa community, inoltre, richiede diciotto anni di età e la residenza nel nostro paese. I richiedenti devono avere almeno settanta anni per il finanziamento e dimostrare la percezione di un reddito da lavoro dipendente, autonomo o da pensione. Questi soggetti, inoltre, possono scegliere l’importo di denaro, da un minimo di mille a un massimo di 1.500 euro, con il prestito che è diviso in tre durate, ovvero ventiquattro, trentasei e quarantotto mesi.

Tra l’altro, ogni richiedente viene classificato in base a classi di merito (A+, A, B e C). Smartika provvede poi a definire il prestito in base alle offerte dei prestatori stessi, partendo da quelle che sono più vantaggiose, mettendo in evidenza l’interesse che risulta e la rata. Il prestatore, invece, può decidere in quale classe, per quale durata e a che tasso mettere a disposizione la somma. Il sistema del “prestito rapido” permette di comunicare al portale soltanto i dati essenziali, poi sarà Smartika a posizionare l’offerta sui mercati nel modo migliore possibile. Questa piattaforma telematica mette quindi in contatto richiedenti e prestatori, velocizzando e perfezionando la conclusione delle trattative.

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