Mps, Unicredit accelera su valutazioni

Unicredit accelera sulle valutazioni e Monte Paschi di Siena smentisce le voci pubblicate da Bloomberg relativamente all’aumento di capitale da 3 miliardi che dovrebbe aver corso per far sì che l’istituto senese non rischi il default nella conclusione dell’operazione di cedimento di alcuni asset alla banca di Andrea Orcel.

MPS smentisce aumento di capitale

Certo, MPS dovrà essere ripatrimonializzata ma non nella misura e nelle modalità, nonché per le motivazioni espresse dalle agenzie di rating che al momento non possono ancora contare su dati specifici che giustifichino determinate illazioni. Monte Paschi di Siena dovrà decidere la cifra in base a come andranno le trattative con Unicredit:  l’aumento di capitale è stato messo in conto anche dall’assemblea del gruppo toscano che ha approvato anche i dati relativi alla prima semestrale del 2021 chiusa in attivo per 202 milioni di euro.  Per stabilire la cifra però c’è ancora tempo.

Intanto, come anticipato, Unicredit è al lavoro per rendere più veloce l’analisi della situazione di Rocca Salimbeni e stabilire se l’operazione possa considerarsi per lei favorevole. Accelerando la due diligence, la banca di Orcel potrebbe arrivare alle prime conclusioni valide già alla fine di agosto anticipando di molto la conclusione precedentemente stabilita al 7 settembre.  Vero è allo stesso tempo che pur concludendo prima le analisi l’istituto milanese potrebbe prendersi del tempo in più per decidere cosa fare.

Unicredit al lavoro su analisi rischi

Detto ciò è innegabile che dopo l’accesso alla data room, Unicredit si sia data da fare, aumentando esponenzialmente il numero degli analisti al lavoro sui dati. I nodi da sciogliere sono tanti, per primo il perimetro di azione. È noto infatti che l’istituto non sia interessato agli sportelli meridionali di MPS e questo si tradurrebbe in un interesse di acquisizione dell’80-90% di Monte Paschi di Siena. Essi andrebbero a finire, ancora nessuna smentita a riguardo, nelle mani di Medio Credito Centrale per un totale di circa 150 sportelli.

E c0sa dire degli esuberi? Dei 21 mila dipendenti totali, potrebbero rimanere a casa un numero compreso tra i 5 mila e i 7 mila che dovrebbero essere coperti con il fondo esuberi, che sarà gestito dallo Stato e che consentirà di far percepire fino a 7 anni di stipendi, con mensilità all’80% a chi deciderà di optare per il prepensionamento.

C’è un altra problematica che sta sorgendo, ovvero quella del marchio e di Francoforte: secondo delle voci di corridoio insistenti la BCE non sarebbe d’accordo su alcune proposte emerse relativamente a Monte Paschi e in particolare al mantenimento del brand. Cosa significa?Si dovrebbe parlare esclusivamente di Unicredit-MPS.

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