La nuova realtà assicurativa di Generali Italia

Il leo ne triestino cerca di ruggire con più forza possibile: le Assicurazioni Generali hanno avviato in maniera ufficiale Generali Italia, una realtà nuova di zecca che è stata pensata appositamente per riunire tutte insieme le attività assicurative del gruppo friulano nel nostro paese. Qualche voce aveva cominciato a circolare negli ultimi giorni in merito al top management relativo a tale società, ma le scelte non hanno rispettato i pronostici. In effetti, occorre sottolineare come l’amministratore delegato di Generali Italia sarà Raffaele Agrusti, mentre i ruoli di presidente e vicepresidente sono stati assegnati, rispettivamente, a Sergio Balbinot e Alberto Minali.

Tra l’altro, la giornata appena trascorsa si è caratterizzata anche per il primo consiglio di amministrazione in assoluto. Il board durerà fino a quando non sarà approvato il bilancio relativo all’anno attualmente in corso, con la composizione che prevede la presenza di Antonio Cangeri, Monica Alessandra Possa, Paolo Vagnone e Giovanni Liverani. Perché si è reso necessario un debutto del genere? In pratica, Generali ha voluto conferire all’interno di Ina Assitalia, altro importante colosso del comparto assicurativo, il ramo che reca il nome di “Direzione per l’Italia”. In pratica, quest’ultimo ricomprende le attività legate al settore di cui si sta parlando, oltre a diverse compagnie piuttosto importanti per il nostro paese, come Banca Generali, Genagricola e Generali Properties.

Di conseguenza, Ina Assitalia ha fatto propria la denominazione di Generali Italia e la sua sede ufficiale si trova a Mogliano Veneto (provincia di Treviso). Al termine di questo primo e fondamentale passaggio, sarà necessario incorporare entro la fine del 2013 le attività assicurative di tre brand specifici, ovvero Augusta, Lloyd Italico e Toro. Una volta conclusa l’integrazione, poi, dovranno essere gestiti ben tredici miliardi di euro in premi e cento miliardi di euro in attivi, senza dimenticare i dieci milioni di clienti e i novemila dipendenti.

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