Ipo Moleskine

 Borsa Italiana ha rilasciato il giudizio di ammissibilità alla quotazione sull’Mta di Moleskine, la nota società che produce i famosi taccuini neri, utilizzati da artisti e intellettuali europei da circa duecento anni. Il giudizio di ammissibilità è valido per un anno, con efficacia subordinata al deposito del documento di registrazione presso la Consob, e – naturalmente – all’effettiva domanda di ammissione agli scambi che dovrà essere presentata a Borsa Italiana da parte dell’emittente.

Nonostante l’ampia forbice temporale (12 mesi), i tempi per l’Ipo sono più stretti di quanto si possa immaginare. Gli analisti consigliano infatti a Moleskine di sbarcare in Piazza Affari prima delle elezioni politiche, evento che potrebbe dare il via a una forte volatilità sui mercati. Ne deriva che i global coordinator della transazione (Goldman Sachs, Ubs e Mediobanca) stanno compiendo tutti i passi a tempo di record, per predisporre la prima quotazione del 2013 sui listini di Borsa (vedi anche Consob: il nuovo deposito telematico dei prospetti).

Come riportato dal quotidiano Milano Finanza lo scorso 9 ottobre (ma già MF aveva avuto il merito di anticipare tale tendenza il 31 ottobre), “l’offerta in borsa sarà una vendita ma in buona parte anche una sottoscrizione di nuove azioni, tuttavia le quote esatte da mettere sul mercato sono ancora oggetto di discussione da parte dei fondi azionisti Syntegra Capital (al 67,7%) e Index Ventures (al 15,2%), dell’imprenditore Francesco Franceschi (10,6%) e del management (6,5%), guidato dall’amministratore delegato Arrigo Berni. Nel 2006 Syntegra (era il private equity di Société Générale) aveva acquisito il 75% del capitale di Modo&Modo, l’editore milanese che a partire dal 1988 aveva ripreso a riprodurre i Moleskine dopo che era scomparso l’ultimo produttore di Tours”.

Originariamente i taccuini venivano prodotti da piccole manifatture francesi che fornivano le cartolerie parigine frequentate da avanguardie culturali internazionali. Dagli albori di tale produttività a oggi, il salto è stato rilevante: Moleskine ha chiuso il 2012 con crescita di fatturato e redditività rispetto al 2011, quando il giro d’affari fu pari a 66,6 milioni di euro, e l’utile a 15,8 milioni di euro.

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