France Telecom, società telefonica francese, uno dei maggiori operatori internazionali nel settore delle telecomunicazioni, ha chiuso il primo trimestre del 2012 con risultati sostanzialmente deludenti, contraddistinti da ricavi in flessione e contrazione del margine. La Orange, la società controllata che gestisce il business della telefonia mobile, afferma intanto di aver perso oltre 600 mila clienti.
Con i presupposti di cui sopra, la prima parte del 2012 non può che caratterizzarsi per evidenze sostanzialmente negative. Complice la crisi economica da una parte, la crescita dell’uso dei canali non a pagamento dall’altra e, in mezzo, una concorrenza non certo poco agguerrita, France Telecom si è trovata nella difficile situazione di gestire un giro d’affari in corposo ribasso, e un utile operativo che inizia a risentire dei tempi.
La società ha infatti riscontrato ricavi pari a 10,9 miliardi di euro, in flessione di 2,7 punti percentuali rispetto agli stessi ricavi conseguiti nello stesso periodo di un anno fa. Contrazione di 8,1 punti percentuali per il margine operativo lordo, ora pari a 3,4 miliardi di euro. Per quanto concerne la controllata Orange France, i nuovi clienti sono stati 1,7 milioni di unità: un numero che non può esser facilmente paragonato con l’emorragia di 2,3 milioni di clienti persi negli stessi mesi.
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A cercare di guardare il bicchiere mezzo pieno, si potrebbe comunque osservare come i ricavi siano stati leggermente superiori alle stime dei principali analisti.
La società cerca di spiegare questa debacle giocando sul ruolo dei competitors. “Abbiamo perso clienti alla fine di marzo” – dichiara la compagnia in una nota – “quando Iliad, l’operatore che fa capo al gruppo Free, è entrato sul mercato”. Un po’ poco per giustificare i comportamenti di un’azienda che cerca di recuperare i ricavi persi attraverso il roaming, dal quale intende incassare un miliardo di euro in tre anni.