I contributi della Regione Marche per i soggetti svantaggiati

 La Regione Marche ha provveduto a fornire nel dettaglio quelli che sono i criteri relativi alla concessione di alcuni importanti contributi finanziari: nello specifico, questi ultimi sono destinati alle cooperative sociali di tipo B, più precisamente quelle che si impegnano nell’assunzione dei soggetti maggiormente svantaggiati. Secondo l’assessorato ai servizi sociali, sono proprio queste cooperative a rappresentare un riferimento fondamentale dal punto di vista lavorativo, soprattutto quando bisogna affrontare degli argomenti spinosi come l’inserimento nel mondo del lavoro di persone che sono affette da psicologia psichiatrica.

Questi ultimi, infatti, possono beneficiare in maniera evidente della socializzazione che viene posta in essere. I fondi delle Marche hanno cominciato a essere stanziati quattro anni fa, proprio nel momento in cui si sono capite le difficoltà di inserimento di tali soggetti: le assunzioni avvengono con contratto a tempo indeterminato. Di conseguenza, dal 2008 ad oggi è stata accumulata una importante esperienza che dovrebbe consentire di affrontare nel migliore dei modi qualsiasi aspetto critico e difficoltà che eventualmente si dovesse presentare. Tra i maggiori disagi delle persone in questione figurano senza dubbio le dipendenze di tipo patologico, il carcere e le altre disabilità. Tra l’altro, occorre anche ricordare come le indicazioni della patologia sui verbali di invalidità spesso non sono precise e dettagliate, quindi è necessario affrontare persino questo scoglio.

Una necessità su cui si sta lavorando è quella relativa al programma individualizzato di inserimento, in modo che vi siano delle mansioni specifiche e adatte a ogni capacità, con una verifica degli operatori che deve essere costante. La ripartizione di tale fondo regionale avverrà proporzionalmente tra le cooperative sociali che ne faranno richiesta, ricordando però che il limite massimo per quel che concerne l’onere salariale non può andare oltre i quindicimila euro. Il contributo regionale, infine, non può oltrepassare la soglia massima dei trentamila euro, da assegnare a ogni singola cooperativa.

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