Come scegliere un consulente per i miei investimenti finanziari?

La maggior parte delle persone non ha un’approfondita conoscenza dei mercati finanziari e delle loro dinamiche; ciò determina essenzialmente tre tipi di atteggiamento nei confronti degli investimenti:

investimenti finanziari

  • la persona sceglie di non effettuare alcun tipo di investimento;
  • la persona sceglie di effettuare investimenti in proprio;
  • la persona sceglie di investire affidandosi a un soggetto terzo.

Si tratta di tre tipi di strategie molto diverse fra loro, tutte ovviamente rispettabili, ma che portano con sé alcune criticità, in particolare le prime due.

Scegliere di non investire nemmeno una piccola parte dei propri risparmi è una scelta che accomuna moltissime persone; secondo una recente ricerca (2021, “Gli italiani: risparmio e investimento”, Euromedia Research e Banca Mediolanum), la maggior parte degli italiani, in particolar modo coloro che si trovano nella fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni, non investe i propri risparmi in prodotti finanziari.

Le motivazioni dietro a questa scelta sono varie: mancanza di fondi, timore di perdere il proprio denaro, complessità delle operazioni di investimento, convinzione che investire sia scarsamente conveniente, sfiducia negli operatori, scarsa o nulla conoscenza della materia ecc.

Il problema maggiore della scelta di non investire espone al concreto rischio di una più o meno lenta, ma progressiva erosione del proprio capitale a causa dell’inflazione.

Scegliere di investire in proprio senza affidarsi a un consulente finanziario è una scelta che sicuramente consente di risparmiare in consulenza, ma è allo stesso tempo un’opzione molto rischiosa; se non si è dei veri e propri esperti, le possibilità non solo di non avere grandi risultati, ma addirittura quella di perdere parte dei propri risparmi non è poi così improbabile.

Scegliere di affidarsi a un consulente finanziario è probabilmente la scelta più opportuna nella gran parte dei casi; in altri termini: o si è veramente degli esperti in materia di investimenti o è decisamente più saggio affidarsi in mani più esperte.

Ma, nel caso si opti per quest’ultima strategia, come scegliere il consulente che fa al caso nostro?

La scelta del consulente finanziario

Scegliere il consulente giusto è fondamentale per massimizzare i rendimenti del nostro portafoglio investimenti; la scelta più facile è quella di affidarsi al servizio di consulenza finanziaria della propria banca, delle Poste o della propria compagnia di assicurazioni, ma è l’opzione più giusta?

Probabilmente no; si tratta infatti di operatori che, diciamocelo chiaramente, tendono non tanto a suggerire al cliente gli investimenti per lui più redditizi, ma quelli che consentono loro di percepire le commissioni più elevate; senza contare il fatto che, una volta venduti i prodotti suggeriti, finiscono per lasciare il cliente in balia di sé stesso.

È invece più lungimirante (e redditizio) affidarsi alla consulenza investimenti finanziari offerta da una società di consulenza finanziaria (SCF).

I principali vantaggi di questo tipo di operatori è che offrono una consulenza studiata ad hoc per il singolo soggetto grazie a una preliminare analisi del portafoglio finanziario di quest’ultimo.

Un’altra caratteristica fondamentale di una SCF è la sua indipendenza; dal momento che i consulenti di questo tipo di società non sono legati ad alcun tipo di rete di vendita, sono pagati direttamente dal cliente e consigliano i prodotti più convenienti per lui. C’è una totale assenza di conflitto di interesse.

Si tratta quindi di un rapporto del tutto trasparente, in cui il cliente sa in anticipo quanto dovrà pagare (nessun costo occulto), sa come sarà investito il suo denaro, quanto dovrà investire e quanto potrà ricavare.

Lascia un commento