Alcatel, il peggio non ha mai fine

 Alcatel Lucent, la più importante compagnia di telecomunicazioni francesi, ha annunciato di essere costretta a ridurre le proprie previsioni sull’andamento dei profitti. La decisione sembra essere una naturale conseguenza dei ricavi parzialmente deludenti, e dell’interpretazione davvero ardua, su ciò che potrà accadere all’interno del vecchio Continente, alle prese con una crisi economica piuttosto profonda, e dalla dubbia risolvibilità nel breve termine.

In seguito alla scelta di abbassare le stime di crescita, l’azione Alcatel ha ceduto oltre 10 punti percentuali durante le negoziazioni in Borsa. Un risultato atteso, visto e considerato che agli stakeholders non può aver fatto piacere leggere che il margine operativo sarà solamente di 4 punti percentuali, un punto percentuale in meno rispetto alle previsioni precedentemente pubblicate dai vertici societari.

Per quanto invece concerne i risultati relativi al terzo trimestre, Alcatel rende noto che le vendite del periodo sono diminuite di 6,8 punti percentuali a 3,7 miliardi di euro, e pertanto ben al di sotto della soglia dei 4 miliardi di euro, che era data come frutto della media delle principali analisi compiute su scala internazionale.

L’amministratore delegato del gruppo, Ben Verwaayen, ha affermato in proposito che la “colpa” di questi risultati altalenanti, e delle previsioni buie sul futuro, è da attribuirsi a quanto sta accadendo – e accadrà – in Europa, “un mercato non chiaro, con incertezze più grandi di quelle che pensavano”. I ricavi del quarto trimestre, prosegue il CEO della società “saranno più deboli rispetto a quelli pianificati in precedenza”.

Sul fronte degli utili netti, quelli del periodo luglio – settembre sono stati pari a 194 milioni di euro, ben superiori ai 57,2 milioni di euro della stima degli analisti di Bloomberg. La compagnia francese era tornata in positivo nel secondo trimestre, con un reddito netto di 43 milioni di euro.

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