La class action americana contro Ford

 I consumatori di ben quattordici stati americani hanno avviato una class action federale contro Ford Motor Company: che cosa ha combinato il colosso automobilistico di Dearborn? Il motivo del contendere è rappresentato dai difetti che sono stati riscontrati in alcuni veicoli che recano tale marchio, i quali hanno provocato difficoltà al momento dell’accelerazione. L’azione di classe collettiva in questione ha a che fare con milioni e milioni di potenziali acquirenti, più precisamente per quel che riguarda le vetture che sono state fabbricate nel periodo compreso tra il 2002 e il 2010.

La causa è stata avviata dalla Corte Distrettuale della West Virginia e vi hanno aderito diverse società. Come è stato spiegato dai promotori, si tratta di aiutare la stessa Ford a migliorare i propri veicoli, a rimborsare i consumatori e a salvare anche delle vite, visto che si ha a che fare con l’acceleratore. Ogni singolo problema o difetto risulta ben documentato. Nello specifico, si fa riferimento a quei mezzi che hanno a bordo il sistema elettronico di controllo, il quale non ha evitato la vulnerabilità delle automobili a simili eventi. Ford Motor ha ammesso in parte la situazione.

Il problema starebbe tutto nella progettazione, dunque si può risolvere in maniera adeguata. Volendo essere ancora più precisi, non si tratta soltanto di veicoli che recano il marchio in questione, ma anche le due sussidiarie Lincoln e Mercury. Le lamentele riguardano l’esperienza di molti automobilisti che si sono trovati ad affrontare livelli inaccettabili di accelerazioni improvvise e non volute, con la citazione apposita di un dossier del 2011 a cura dello Us Department of Transportation. L’obiettivo a cui punta questa class action è sostanzialmente quello di compensare i danni subiti per la perdita di valore dei veicoli, vale a dire la differenza tra quanto pagato inizialmente per questi ultimi e il valore attuale degli stessi in condizioni difettose.

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