Due accordi strategici per Poste Italiane in Cina

 Poste Italiane ha deciso di affidarsi con decisione al mercato della Cina: sono ben due gli accordi che sono stati siglati dal gruppo postale per dar vita a una importante cooperazione insieme a China Post, vale a dire il principale operatore settoriale dell’ex Impero Celeste, e a China Union Pay, la società più importante nella vasta nazione asiatica per quel che concerne i servizi interbancari (la gestione comprende più di tre miliardi di carte di credito per la precisione). Come si spiega questa decisione che ha coinvolto la seconda economia a livello internazionale. L’intesa con China Post ha un obiettivo ben preciso, ovvero un migliore collegamento tra i portali di commercio elettronico, cercando di dar vita a un corridoio tra il nostro paese e la Cina che sia proficuo ed efficiente.

In aggiunta, si punta anche a sostenere il business to business e il business to consumer. Questo vuol dire che il Made in Italy la farà da padrona, con la partnership in questione che avrà il ruolo di tutelare le rimesse dal nostro paese a quello asiatico: non si tratta di semplici flussi, ma di movimentazioni finanziarie che vanno a coinvolgere ben 2,5 miliardi di euro (nei primi sei mesi di quest’anno il settore ha sfiorato gli 1,23 miliardi di euro).

Altro elemento su cui si farà leva, poi, è quello del settore assicurativo, visto che la Cina rappresenta il secondo mercato in assoluto di tutto il continente asiatico, oltre che il sesto a livello globale. L’intesa sottoscritta con China Union Pay, al contrario, mira allo sviluppo dei servizi finanziari e dell’e-commerce. Le carte di credito messe a disposizione dalla compagnia cinese e da Poste Italiane saranno interoperabili, grazie anche a un servizio di trasferimento dei fondi internazionali da carta a carta. Il money transfer tra Roma e Pechino vale parecchio, secondo la Banca d’Italia almeno un terzo del volume totale di trasferimenti che avviene ogni anno.

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