Per Sogefi crescita degli utili e dividendo da 0,13 euro

 Anche per Sogefi è giunto il momento di rendere noti i dati finanziari che sono stati registrati nel corso degli ultimi tre mesi dello scorso anno. La compagnia mantovana, celebre per la sua componentistica destinata alle autovetture, può attualmente vantare dei buoni margini in rialzo e un utile netto che è riuscito a superare i trentuno punti percentuali di crescita. Anche le vendite sono andate piuttosto bene e questo risultato non era poi così scontato e prevedibile: in effetti, bisogna tenere conto della debole economia globale, un rallentamento a cui Sogefi ha risposto con una importante acquisizione, quella dei francesi di Systèmes Moteurs, una operazione avviata a partire dalla scorsa estate. Tra l’altro, occorre anche sottolineare come la società lombarda sia riuscita a penetrare bene a fondo in alcuni paesi che non fanno parte del Vecchio Continente, in particolare mercati emergenti come la Cina e l’India, senza dimenticare gran parte dell’America settentrionale.

In aggiunta, c’è da rimarcare la forte espansione delle componenti per sospensioni, una delle divisioni più attive del gruppo controllato dalla Cir di De Benedetti. Alla luce di questi risultati, il consiglio di amministrazione ha anche deciso quale sarà il dividendo da mettere a disposizione degli azionisti, vale a dire tredici centesimi di euro per ogni singolo titolo. Il 2012, dunque, dovrà essere improntato al consolidamento della leadership nella costruzione di sistemi motori, anche se Sogefi può già vantare ben quarantatre stabilimenti sparsi in diciotto paesi diversi, oltre alle quattordici sedi commerciali.

Per quel che concerne, infine, i volumi di produzione delle varie vetture e dei veicoli di tipo industriale, essi hanno sfruttato solamente in parte le interessanti performance della prima metà del 2011, visto che lo scenario economico internazionale non è stato affatto di aiuto: gli impatti negativi più consistenti sono stati quelli verificatisi in Europa, con un declino di quasi due punti percentuali a livello di immatricolazioni.

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