Utili At&t primo trimestre 2012

 At&t, big americano delle telecomunicazioni, ha chiuso un ottimo primo trimestre 2012. Nei primi tre mesi del 2012, infatti, la società – leader nel mercato locale, e uno dei brand più noti su fronte internazionale nel comparto – ha ottenuto un utile di 3,58 miliardi di dollari, con uno sviluppo positivo di 5,2 punti percentuali rispetto a quanto ottenuto nello stesso periodo delloscorso anno.

Al netto del peso delle voci straordinarie, il gruppo guadagnato 60 centesimi per azione, 3 centesimi per azione in più delle attese degli analisti. Il merito è tutto nell’andamento della divisione mobile, che hanno utilizzato la navigazione internet sul telefonino in maniera più frequente di quanto invece si prevedeva inizialmente. Traffico dati spinto soprattutto dagli smartphone e dalle nuove applicazioni per dispositivi mobili.

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Nestlè compra Pfizer

 Nestlè, il big svizzero dell’alimentare, ha hannunciato di aver raggiunto un accordo per acquistare il latto Pfizer per 11,85 miliardi di euro. Una mossa che punta a rilanciare la posizione della società europea all’interno del mercato dell’infanzia, dove Nestlè ha iniziato a perdere quote dal 2005, quando ritirò alcuni prodotti di latte in polvere. La valutazione che la società svizzera ha effettuato su Pfizer è pari a circa 22 volte l’Ebitda.

Stando a quanto affermato dalla stessa società, l’operazione rappresenterebbe “un passo strategico per rafforzare la posizione mondiale nella nutrizione infantile” da parte dell’azienda del vecchio Continente. D’altronde, l’85% delle vendite di Pfizer Nutrition è realizzato nei Paesi emergeti a forte crescita e, di conseguenza, è facile comprendere quanto sia elevato l’interesse nei confronti di tale business.

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Vodafone compra Cable & Wireless

 Vodafone, colosso della telefonia mobile internazionale, ha dichiarato di essere pronta a lanciare un’offerta pubblica di acquisto sulla Cable & Wireless, operatore di rete fissa inglese, per un controvalore pari a 38 pence per azione. Complessivamente, l’esborso da parte del big telefonico mobile dovrebbe aggirarsi intorno a quota 1,3 miliardi di euro.

Stando a quanto confermato dalla stampa locale, la società target avrebbe altresì accettato l’offerta di acquisto complessiva giunta dal colosso Vodafone. A ribadirlo, una nota dei due gruppi, che precisa altresì sia il prezzo proposto – già ricordato – che l’elemento di un premium price pari al 92% della quotazione registrata dalla Cable & Wireless Worldwide nella giornata del 10 febbraio scorso, alla vigilia del lancio dell’offerta pubblica da parte di Vodafone.

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Eni, accordo con Rosneft per i giacimenti artici

 Eni ha deciso di affidarsi alle fredde temperature artiche per i suoi ultimi business: l’intesa che è stata sottoscritta dall’Ente Nazionale Idrocarburi insieme alla compagnia russa Rosneft punta infatti con decisione ai campi che sono stati scoperti nel Mare di Barents e alle zone del Mar Nero, una cooperazione che si spera possa essere fruttuosa. Secondo quanto affermato da Paolo Scaroni, amministratore delegato del gruppo, la partnership in questione dovrebbe riguardare anche il continente europeo e quello americano. Entrando maggiormente nello specifico, occorre sottolineare come i due blocchi coinvolti in maniera congiunta saranno quelli di Tsentraln-Barnetsevsky e di Fedynsky, mentre il deposito presente nel Mar Nero dovrebbe contribuire al recupero di riserve per un totale di ben trentasei miliardi di barili (il che equivale a un consumo totale di petrolio per un periodo di quattordici mesi).

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Prima trimestrale 2012 General Electric

 General Electric, big della finanza e dell’industria americana, ha annunciato di aver chiuso i primi tre mesi del 2012 con un profitto pari a più di 3 miliardi di dollari, in flessione di circa 10 punti percentuali rispetto a quanto previsto dagli analisti. Particolarmente positiva sembra esser stata la prestazione delle attività industriali, che hanno potuto controbilanciare la contrazione della redditività in altre business unit del colosso statunitense.

In maniera ancor più dettagliata, General Electric avrebbe sostenuto di aver riportato per il primo trimestre 2012 utili in diminuzione del 10% rispetto a un anno fa, con controvalori in termini assoluti da 3,43 miliardi di dollari agli attuali 3,03 miliardi di dollari. Nello stesso periodo, il fatturato è sceso a quota 35,18 miliardi di dollari, rispetto ai 38,3 miliardi di dollari del primo trimestre dello scorso anno.

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Un nuovo coordinamento per la lotta alle frodi alimentari

 Gli oltre ottantamila controlli che hanno riguardato la filiera del settore agroalimentare nel corso del 2011 hanno prodotti risultati tangibili e importanti: in particolare, bisogna porre l’accento sul sequestro di merce per ben trentasei milioni di euro. Il contrasto a fenomeni simili è stato illustrato nel dettaglio a Roma dall’Ispettorato Centrale della Tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, insieme al Comando delle Politiche Agricole relativo ai Carabinieri, al Corpo Forestale dello Stato e alle varie Capitanerie di Porto. Secondo il Movimento Difesa del Cittadino si tratta di eventi importanti, ma anche di una conferma importante per quel che concerne la tutela dei consumatori.

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Federalberghi: italiani al mare il 25 aprile

 Gli italiani sono da sempre amanti dei “ponti” che si organizzano durante le festività e anche pochi giorni a disposizione di ferie sono sfruttati per partire: la fine di questo mese e l’inizio del prossimo mettono a disposizione due occasioni importanti, vale a dire la giornata di domani, il 25 aprile, e il 1° maggio, festa dei lavoratori. La Federalberghi ha provato a capire cosa succederà nei prossimi giorni, stimando come i cittadini che decideranno di fare il ponte per domani preferiranno senza dubbio le località marittime nel caso in cui dovessero rimanere in Italia (le preferenze in questione ammontano al 48% per la precisione), con la montagna che verrà gettonata dal 21% dei partenti, seguiti poi da percentuali sempre minori per quel che concerne le località principali dal punto di vista artistico, le terme e i laghi (appena il 2%).

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Voci di delisting TomTom

 TomTom, uno dei nomi più noti nel mondo della produzione di dispositivi portatili per la navigazione satellitare (soprattutto, prima dell’avvento di Google e Apple, che ne hanno di fatti sottratto importanti quote di mercato), starebbe considerando di dar seguito a una transazione di delisting, con conseguente uscita dalle piazze azionarie nelle quali è presente. Una voce che ha prodotto un immediato risultato positivo, trascinando la quotazione della compagine ai massimi risultati di negoziazione degli ultimi sei mesi.

Nelle ore successive all’annuncio, infatti, TomTom ha recuperato 46 centesimi per azione, pari al 16% del suo valore, a 3,41 euro, per il più importante balzo dal 24 ottobre ad oggi. Ma cerchiamo di capire cosa ci sia dietro questa scelta, e perchè la transazione di delisting potrebbe apportare dei benefici alla compagnia.

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Compensi manager Google

 Eric Schmidt, presidente del consiglio di amministrazione di Google, il più noto motore di ricerca al mondo, ha percepito un compenso pari a 101 milioni di dollari durante il 2011. Merito della remunerazione fissa (in parte) e, soprattutto, dei premi aziendali e delle stock option che sono state assegnate con un periodo di vesting di 4 anni, e che dovrebbero poter garantire un’adeguata soddisfazione alle tasche del manager Google.

Si tratta, ad ogni modo, di un bel balzo in avanti per il portafoglio del vertice del motore di ricerca, che nel corso del 2010 aveva ottenuto una paga pari a 313.219 dollari. L’anno scorso il manager ha invece potuto contare su oltre 55 milioni di dollari di premi aziendali, e in 38 milioni di dollari in opzioni, come confernato dalla società californiana di Mountain View in un comunicato diffuso a mezzo stampa. I rimanenti 7,2 milioni di dollari sono stati invece generati dallo stipendio annuale di Schmidt (937.500 dollari) e da altre voci di remunerazione.

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Utili oltre le attese per Microsoft

 Buone notizie per Microsoft. Il gigante del software mondiale ha infatti conseguito utili trimestrali superiori alle attese degli analisti di mercato, grazie a una domanda più elevata delle stime proveniente dal software per imprese. Gli utili netti sono così stati pari a 5,11 miliardi di dollari, o 60 centesimi di azione, in lieve diminuzione rispetto ai 5,23 miliardi di dollari, o 61 centesimi per azione, conseguiti durante lo stesso periodo dello scorso anno, come confermato dalla compagnia di Redmond in un recente comunicato stampa.

Gli analisti avevano invece predetto una media di 57 centesimi di dollaro per profitto. I ricavi da vendite sono cresciuti di 6 punti percentuali a 17,4 miliardi di dollari, oltre i 17,2 miliardi di dollari frutto delle elaborazioni da parte degli analisti di mercato. Come già anticipato, gran parte del merito è riconducibile al traino della domanda complessiva generato dal pacchetto di software di produttività Office, dai sistemi operativi Windows 7 e dai software per i server.

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