Salta l’acquisizione di Qualcomm: per gli USA è sicurezza nazionale

 La Broadcom non acquisirà Qualcomm. A deciderlo il presidente Trump che ha già firmato il decreto per bloccare l’operazione. Il motivo è la sicurezza nazionale. Gli Stati Uniti non vogliono che la multinazionale di Irvine si prenda un pezzo delle telecomunicazioni del paese.

I termini dell’operazione

La Broadcom aveva pronti 117 miliardi di dollari per l’operazione, ma la “sicurezza nazionale” ha prevalso sull’economia.

Si attende ora la reazione dei mercati. Qualcomm è uno dei più grandi produttori di chip, ed una sua eventuale acquisizione avrebbe portato ad un colosso capace di fatturare più di 50 miliardi di dollari.
Broadcom Corporation, con sede in California, produce semiconduttori e circuiti integrati. Un colosso di Singapore che recentemente aveva spostato la sua sede negli Stati Uniti. Questo però non è servito a convincere Trump a dare il via libera all’operazione.
La fusione avrebbe portato Qualcomm, tra i grandi della produzione di processori, in seno ad una società leader. Ma a quanto sembra, l’ostacolo maggiore all’acquisizione è stata la mancanza di certezze sul piano industriale. Per Trump non ci sarebbero state le garanzie sulla ricerca e sugli investimenti, ma gli analisti più attenti hanno indicato nel pericolo straniero la reale motivazione.

Broadcom potrebbe tornare in Asia, con in dote il comando sulle reti 5G di nuova generazione negli Stati Uniti.
Trump ha seguito le indicazioni della Commissione sugli investimenti stranieri negli Stati Uniti.

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