Assunzioni straordinarie nella Pubblica Amministrazione

 Il Governo ha varato un nuovo emendamento alla Legge di Bilancio per un piano straordinario di assunzioni nella Pubblica Amministrazione per cinquanta milioni di euro.

Approvato la scorsa notte, la nuova misura vuole svecchiare la burocrazia, grazie all’associazione con il Correttivo al Codice dell’Amministrazione digitale, che inserirà il domicilio digitale per gli italiani. Questo nuovo Correttivo naturalmente ha bisogno di forze giovani, molto più abituate alla tecnologia rispetto a chi lavora da molto nella PA. Servono per non far naufragare l’ennesimo rinnovo della burocrazia italiana. Infatti finora i problemi sono stati i grandi sprechi fatti nel tentativo di rinnovazione tecnologica, perché non compresi dal personale, poco abituato a ragionare in termini tecnologici. Gli uffici italiani soffrono di anzianità, con la media di età più alta della UE, che limita le competenze informatiche necessarie al cambiamento. Il tutto è stato aggravato dal lungo periodo del blocco delle assunzioni nella PA, limitando i grandi progetti dell’Agenzia per l’Italia Digitale e il Team Digitale. La normativa voleva un responsabile del digitale per ogni ente pubblico, ma la realtà è quella di un personale poco addestrato e poco avvezzo alla tecnologia digitale.

Ecco quindi 50 milioni di euro per assumere giovani, soprattutto tecnologici, che, nella intenzioni del Governo “che ci faranno risparmiare miliardi”. I dati del Politecnico di Milano parlano di un risparmio di 7,5 miliardi solo con la digitalizzazione della Sanità.

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