Inflazione in lieve crescita a giugno

La ripresa procede a rilento. I consumi? Non ingranano. L’economia non riesce a ripartire arriva, come testimoniano i dati sull’inflazione a giugno comunicati dall’Istat.

 

I prezzi sono in crescita dello 0,1% sia su base mensile che su base annua. Alle fine del primo semestre dell’anno, l’inflazione acquisita per il 2015 è quindi allo 0,1%, ancora lontana dall’obiettivo di lungo termine della Bce “poco sotto il 2%”. Al netto di alimentari non lavorati e energia “l’inflazione di fondo” è 0,6%.

I prezzi dei beni alimentari per la cura della casa e della persona acquistati con maggior frequenza, il cosiddetto ‘carrello della spesa’, registrano una variazione congiunturale nulla e una crescita tendenziale stabile allo 0,8%. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto non variano su base mensile e aumentano dello 0,2% su base annua (da +0,3% di maggio).

Nel dettaglio, secondo i dati Istat, la stabilità della variazione su base annua risulta sostanzialmente diffusa a tutte le tipologie di prodotto. Le sole eccezioni da segnalare, che peraltro si compensano, riguardano i Servizi relativi ai trasporti (+0,3%, da +0,8% di maggio), i Tabacchi (+4,0%, da +4,4% del mese precedente) e i Beni durevoli (variazione nulla, da -0,4% di maggio). Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'”inflazione di fondo” è stabile allo 0,6%; stabile anche l’inflazione al netto dei soli beni energetici (+0,8%).

L’aumento su base mensile dell’indice generale è da ascrivere principalmente all’aumento – in larga parte condizionato da fattori stagionali – dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,2%). Rispetto a giugno 2014, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari a quella rilevata a maggio (-0,3%) e quelli dei servizi una crescita stabile allo 0,7%. Di conseguenza, rispetto a maggio 2015 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni non varia.

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