Bolletta del gas, come sostituire il fornitore abituale

È possibile risparmiare anche sulla bolletta del gas valutando le offerte migliori, con un risparmio annuale di 140 euro. Lo riporta uno studio dell’Istituto tedesco Qualità e finanza. Però tra le offerte migliori e quelle peggiori sul mercato libero ci sono 400 euro di differenza all’anno.

Chi vuole sostituire fornitore, quindi, deve farlo con accortezza, oppure corre il rischio di spendere uguale o anche molto di più rispetto ai consumatori restati nel mercato tutelato dall’Autorità per l’energia.

Passera assicura riduzioni per la bolletta del gas ad aprile

In Italia il decollo della liberalizzazione nel gas è molto lento. Secondo i dati dell’Authority, solo il 16% dei 20 milioni di clienti domestici ha optato per il mercato libero per le forniture di metano, a quasi 15 anni dall’apertura del settore. Tra le industrie, invece, la quantità che ha cambiato gestore è molto più alta. Nell’insieme, il passaggio al mercato libero degli italiani rimane basso rispetto agli altri Paesi europei.
Il problema è che per attrarre clienti servono sconti molto consistenti.

Ma il mercato italiano, pur con l’entrata in funzione del rigassificatore di Rovigo, dipende fondamentalmente dall’Eni: per un terzo dalla Russia, per un altro terzo dall’Algeria e per il resto dal Mare del Nord e dalla Libia. L’alto costo de gas dai Paesi fornitori, i grossi oneri di sistema e le tasse, fra le più alte d’Europa (incidono sul prezzo finale per il 35% contro una media Ue del 20%), fanno sì che le tariffe aumentino sempre più, senza lasciare alcun spazio ad una vera e propria concorrenza fra gli operatori.

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